Nuovamente i più’ deboli, in particolare i bambini della scuola primaria di Marcianise e le donne addette alla refezione, restano penalizzati dal ritardo delle procedure per l’attivazione della mensa scolastica. Dopo oltre un mese dall’inizio dell’anno scolastico , infatti, i bambini di otto plessi scolastici della città sono costretti a pranzare con il panino portato da casa.

Strumentalmente si cerca di nascondere la realtà, che denuncia un disinteresse per le fasce deboli e una mancanza di politiche sociali che rendono sempre più’ difficile il dialogo con le parti sociali. La CGIL di Caserta, da sempre impegnata su questi temi, continuerà l’operazione di sostegno a tutte quelle azioni che permetteranno nel più’ breve tempo possibile di ripristinare un clima di serenità per il momento educativo rappresentato dal tempo mensa. Tale azione è messa in discussione da un clima  di provvisorietà che perdura ormai da troppo tempo. Allo stesso tempo la CGIL di Caserta, insieme alla categoria di riferimento FILCAMS, metterà in atto tutte le azioni previste dalla normativa vigente a tutela delle lavoratrici della mensa che da giugno hanno terminato l’attività lavorativa e vedono in discussione il rinnovo del contratto, contrariamente a tutte le norme sugli appalti.

 

Caserta 21.10.2017