ASSEGNO DI RICOLLOCAZIONE

Che cos’è?

   È un nuovo ammortizzatore sociale, che entrerà a regime dal mese di maggio, che consiste     nel riconoscere ai lavoratori disoccupati un voucher da spendere per la propria formazione    professionale presso tutti i soggetti accreditati, ovvero: Centri per l’Impiego, Agenzie per il   Lavoro accreditate ai servizi per  il lavoro, la Fondazione Consulenti del Lavoro; che  percepiranno l’importo dell’assegno nel caso in cui il lavoratore disoccupato riesca a reinserirsi  nel mercato del lavoro.

L’assegno di ricollocazione che percepiranno i soggetti erogatori nel caso  di reinserimento del lavoratore disoccupato nel mercato del lavoro varia da un minimo di 250 euro    ad un massimo di 5.000 euro; l’importo varia in base al tipo di contratto di lavoro di    reinserimento del lavoratore disoccupato, ovvero:

  • contratto a tempo  indeterminato e apprendistato: da un importo minimo di 1.000 euro ad un importo massimo di 5.000 euro;
  • contratto a termine superiore o uguale a 6 mesi: da un importo minimo di 500 euro ad un importo massimo di 2.500 euro;
  • contratto a termine superiore o uguale a 3 mesi e fino a 6 mesi solo per le Regioni meno sviluppate (Basilicata, Campania, Puglia, Calabria e Sicilia): da un importo minimo di 250 euro ad un importo massimo di 1.250 euro.

Chi ne può usufruire?

   I soggetti che possono usufruire dell’assegno di ricollocazione sono:

  • lavoratori disoccupati percettori di NASPI, che abbiano percepito l’ultima indennità mensile NASPI 4 mesi prima rispetto al momento in cui si fa la domanda dell’assegno di ricollocazione;
  • i beneficiari del Reddito d’Inclusione, per i quali il progetto personalizzato preveda la stipula del patto di servizio di cui all’art. 20 del D. Lgs.  N° 150/2015.

Come si richiede?

    La procedura per richiedere l’assegno di ricollocazione può essere espletata in due modalità:

  • telematicamente  attraverso il Portale Unico Registrazione Disoccupati dell’ANPAL, attraverso cui la domanda viene presentata e gestita telematicamente;
  • presentarsi al Centro per l’Impiego, dove il lavoratore disoccupato si sottoporrà ad un colloquio con il personale del Centro per l’Impiego, a seguito del quale il lavoratore disoccupato verrà inserito in una classe di profilazione, che è stilata in base al profilo tecnico-attitudinale del lavoratore disoccupato, per valutarne il grado di occupabilità. Successivamente il Centro per l’Impiego richiamerà il lavoratore disoccupato per sottoscrivere un patto di servizio personalizzato contenente anche l’indicazione a riguardo della disponibilità del lavoratore disoccupato a partecipare a: iniziative formative, corsi di riqualificazione o di politica attiva e ad accettare offerte di lavoro, nel caso esse siano coerenti al suo profilo.